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Il 4 agosto 2019 è iniziato lo smantellamento del Pont des Trous (Ponte dei Buchi) a Tournai, Belgio.

Non un ponte nel vero senso della parola, in realtà, il Pont des Trous era una porta acquatica delle antiche mura cittadine che controllava l’accesso alla città dal fiume Schelda. È uno dei monumenti importanti della città, assieme alla Grand Place e alla Cattedrale di Notre-Dame.

Il Pont des Trous nel 1892. Si noti l’altezza dell’arcata centrale.

Costruito nel tredicesimo secolo, nel 1940 il Pont fu fatto saltare durante la Seconda Guerra Mondiale e l’intera arcata centrale fu distrutta.

Il Pont des Trous nel 1940 con l’arcata centrale distrutta

 

Qualche anno dopo (1948), fu ricostruito aumentando l’altezza dell’arcata centrale di 2,4m e abbassando le torri laterali di 1m. Queste modifiche si erano rese necessarie per permettere il transito di navi più grandi al di sotto di esso sul fiume Schelda. E dato che il ponte era distrutto e bisognava ricostruirlo, si pensò bene di farlo in modo avveduto.

Il Pont des Trous nel 2018. Immagine da Wikipedia. SI vede bene la modifica subita nell’altezza delle arcate e le torri più basse rispetto all’originale.

A gennaio del 2019, il consiglio comunale di Tournai ha deciso di procedere con la demolizione delle arcate centrali del ponte per ricostruirle, allargando ancora una volta l’arcata centrale, in modo da permettere il passaggio di navi da 2000 tonnellate (ad oggi il limite è di 1500 tonnellate).

Questi lavori fanno parte del progetto Senna-Schelda, strettamente collegato al progetto del canale Senna – Nord Europa, dato che entrambi costituiscono parte del Corridoio Mare del Nord-Mar Mediterraneo, una delle infrastrutture del TEN-T (Trans-European Networks – Transport, in italiano reti di trasporto trans-europee) progetto mira a costruire rete di fiumi e canali che colleghi Francia, Belgio, Paesi Bassi e Germania, decongestionando le vie terrestri dal trasporto merci tra questi Paesi.

Il TEN-T, inoltre, mira a costruire una rete di trasporti continentale che faciliti la circolazione delle merci aumentando l’utilizzo di trasporto navale e ferroviario e, quindi, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento. Va da sé che i finanziamenti per questi lavori provengono, in gran parte, dall’Unione Europea.

Tornando a Tournai (perdonate il gioco di parole), il progetto della ricostruzione del ponte era stato affidato all’architetto Olivier Bastin. Tale progetto è, senza mezzi termini, una vera schifezza, ricordando molto da vicino il logo della McDonalds (potete farvene un’idea qui). L’idea di Bastin era ricostruire delle arcate minimaliste, come potete vedere nell’immagine in basso.

photo credit: Escaut Architecture

Un’opzione inaccettabile anche per i cittadini locali che, in una consultazione popolare, si sono espressi con maggioranza schiacciante per una ricostruzione in pietra che mantenga quanto più possibile l’aspetto originale.

A onore del vero, c’era (e c’è ancora) chi proponeva di oltrepassare il ponte costruendo un bypass nel canale, ma non so fino a che punto un lavoro simile sia fattibile all’interno di una città (nello screenshot da Google Maps potete vedere la collocazione del ponte e le immediate vicinanze).

Ho voluto approfondire l’argomento e dare qualche utile riferimento perché stamattina, sui social e sui quotidiani online che ne parlano, ho letto una marea di commenti offensivi e brutali nei confronti di chi ha deciso e autorizzato questi lavori. E se anche muovo al riso quei poveretti che commentano “Francesi bastardi” (il ponte si trova in Belgio), resta il profondo disagio di vedere come gli utenti della rete si soffermino a un titolo, a un’opinione personale per giudicare un avvenimento importante e con conseguenze che avranno un profondo impatto positivo sul tessuto economico-sociale di una vasta area dell’Europa del Nord.

Discorso non dissimile si potrebbe fare per la bloccata realizzazione di un ristorante McDonalds nei pressi delle Terme di Caracalla, a Roma (non DENTRO le terme, ma nelle vicinanze). Anche in questo caso i commenti dell’utente social sono di un’ignoranza spaventosa. Qui, però, c’è di peggio. C’è l’intero peso dell’insulsaggine di una classe dirigente con le menti artritiche, incapaci di pensiero in prospettiva (non dico da qui a un’anno, ma nemmeno da qui a una settimana).

Sarei felice di avere una vostra opinione.

 

Fonti

Notizia smantellamento ponte: Guardian (in inglese), La Stampa, il Fatto Quotidiano

14 febbraio 2019, decisione del consiglio comunale (in francese).

Risultati consultazione popolare a Tournai

Pagina Facebook dedicata all’argomento

Progetto Senna-Schelda (in inglese)

Progetto canale Senna – Nord Europa (in inglese)

TEN-T (in inglese)